Industriale tedesco. Figlio di August, nel 1926
succedette al padre nella direzione del grande complesso industriale e del
trust siderurgico costituito da A. Vögler (Vereinigte Stahlwerke
A.G.) che esercitò una notevole influenza sul riarmo della Germania e
sull'ascesa al potere di Hitler. Al pari di altri grandi industriali tedeschi,
diede un contributo fondamentale al finanziamento del Partito nazista di cui
intendeva servirsi per schiacciare i partiti marxisti e i sindacati, contando
poi di riuscire a controllarlo, usandolo come un efficace strumento per i propri
interessi e di quelli più generali del capitalismo tedesco, nonostante le
dichiarazioni anticapitalistiche presenti nel programma nazista. Dopo l'ascesa
di Hitler al potere nel 1933, fu nominato commissario della Renania-Vestfalia e
assunse la presidenza dei datori di lavoro del Nord-Ovest che agiva soprattutto
nella zona del carbone e dell'acciaio. In tal modo egli venne a occupare una
posizione di massima influenza nell'industria della Germania occidentale. Nel
1939, in seguito a contrasti con Hitler, dovette dimettersi da ogni incarico;
rifugiatosi in Svizzera e successivamente in Francia, dopo l'occupazione tedesca
fu arrestato e internato in un campo di concentramento. Liberato al termine del
conflitto, si stabilì in Argentina (Mülheim 1873 - Buenos Aires
1951).